"Liberty" nome del negozio di un commerciante di oggetti orientali "Arthur Lasenby Liberty" di Londra, movimento artistico che, tra fine Ottocento e primi Novecento, interessò l’architettura e le arti applicate. Prese nomi vari a seconda delle nazioni in cui nacque, in Italia inizialmente con il nome di «Floreale»

Agli inizi del XX secolo a Torino si diffonde lo stile  “Liberty”, insieme a Milano, Napoli e Palermo capitali dello stile floreale.

Nel 1902 al Parco del Valentino l' Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna, primo importante evento espositivo internazionale dello stile Liberty, dove i maggiori architetti europei faranno conoscere il vento di rinnovamento.

Leonardo Bistolfi - Prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna, Torino 1902

I tratti comuni dello stile liberty sono motivi vegetali e floreali, l’uso al piano terreno del bugnato, balconi che si alleggeriscono man mano che si sale, si passa dal litocemento al ferro battuto, persiane a scomparsa per evitare l’antiestetico effetto delle finestre aperte contro i muri.

Nel 1911, l'Esposizione Internazionale a Torino metterà fine al gusto liberty per tornare ad un neo-gotico o neo-barocco.
Nella commissione tecnica, che decise questo cambiamento, c’era anche Pietro Fenoglio, il maggiore degli esponenti del Liberty a Torino, il gusto cambia, esempio la zona di Corso Francia dove a partire dal 1910 Gottardo Gussoni ed Ermanno Vivarelli, lavorano per l’impresa di Giovan Battista Carrera che ha “firmato” pressoché tutte le abitazioni tra Corso Francia e Via Susa, case di lusso, da 4 a 6 vani, doppi servizi, ascensore, una grande quantità di decorazioni.

Turin 1911 - Gran fontana e ponte monumentale
Esposizione Torino 1911 Cartina